Itinerario Barocco
Figura storica di rilievo a Benevento tra la fine del secolo XVII e il primo trentennio del secolo XVIII è Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento e poi papa Benedetto XIII dal 1724 al 1730. A lui è dedicata la splendida cappella di San Gennaro nella chiesa dell’Annunziata a Benevento, realizzata in preziosi commessi marmorei da maestranze napoletane e sormontata in chiave da un suo ritratto marmoreo attribuito allo scultore romano Pietro Bracci.
Significative testimonianze di questo periodo e del raffinato gusto operante all’epoca dell’Orsini nell’archidiocesi beneventana sono le numerose opere - tra cui la tela con il Trionfo di San Rocco, oggi nella chiesa di Santa Maria Assunta - che impreziosiscono le chiese di Guardia Sanframondi, di mano di Paolo de Matteis (1662-1728), uno degli esponenti di spicco della pittura napoletana all’epoca di Luca Giordano e di Francesco Solimena, artista molto stimato dall’Orsini.
Un interessante campionario dei pittori operanti nell’archidiocesi è costituita dalla chiesa-cattedrale dell’Assunta di Sant’Agata dei Goti, dove si trovano opere di Saverio Persico, Giuseppe Tomajoli e soprattutto di Tommaso Giaquinto (1661-1717), artista particolarmente attivo a Sant’Agata e nel suo circondario.
Non lontano da Sant’Agata dei Goti, da non perdere il centro storico di Cerreto Sannita, costruito ex novo da Marzio III Carafa secondo un preciso progetto urbanistico all’indomani del 1688, quando un violento terremoto rase al suolo l’antico centro medievale. Di particolare interesse le sue botteghe artigiane di ceramisti, eredi dell’antica manifattura cerretese.