Francesco Piccolo - Il patrimonio culturale
San Leucio
PUNTI DI INTERESSE
La collina di San Leucio, posta a nord-est dell’abitato di Caserta, faceva parte del feudo casertano che Carlo di Borbone (1715-1788) acquistò nel 1750 dai Gaetani di Sermoneta.
Dal casino gentilizio, edificato dai principi Acquaviva nel XVI secolo, sul fianco della collina rivolto verso la pianura, si mirava un “bellissimo vedere”, da cui la denominazione di Belvedere di San Leucio. I sovrani ne fecero un luogo di “Reali Delizie”, cioè di svago e divertimento, valorizzandone nel contempo l’originaria vocazione agricola. Carlo di Borbone creò nel bosco una riserva di caccia ai cinghiali. Il suo successore, Ferdinando IV (1751-1825), ordinò la costruzione di un piccolo edificio destinato al ristoro durante le battute di caccia, nella parte occidentale del bosco, edificio poi abbandonato perché legato al ricordo della morte del principe Carlo Tito, di soli tre anni.
Dopo il tragico evento, l’attenzione del sovrano passò al casino degli Acquaviva ristrutturato sotto la direzione dell’architetto Francesco Collecini (1723-1804) e trasformato nell’attuale Real Casino del Belvedere.
A San Leucio Ferdinando IV impiantò una delle più prestigiose manifatture reali, specializzata nella produzione della seta. Per regolare la vita della comunità locale, nel 1789, promulgò “Le leggi pel Buon Governo della Popolazione di San Leuco”. Nacque così una colonia industriale di tessitori, autosufficiente e comunitaria, direttamente dipendente dal re e retta da uno statuto speciale. Un esperimento sociale, da molti considerato un esempio di socialismo utopico ante litteram, che assicurava agli abitanti della colonia lavoro, istruzione, assistenza sanitaria e sociale per orfani, vedove ed invalidi.
Il Casino del Belvedere è oggi sede del “Museo della seta”, dove è possibile visionare gli antichi telai restaurati e funzionanti, la cuculliera per il deposito e la preparazione dei bozzoli da seta e la filanda; a piano terra, i due grandi torcitoi, ricostruiti sugli antichi disegni esistenti. Di notevole interesse sono i Quartieri di San Ferdinando e San Carlo dove erano dislocati gli alloggi di quanti lavoravano presso la reale manifattura.
Dal casino gentilizio, edificato dai principi Acquaviva nel XVI secolo, sul fianco della collina rivolto verso la pianura, si mirava un “bellissimo vedere”, da cui la denominazione di Belvedere di San Leucio. I sovrani ne fecero un luogo di “Reali Delizie”, cioè di svago e divertimento, valorizzandone nel contempo l’originaria vocazione agricola. Carlo di Borbone creò nel bosco una riserva di caccia ai cinghiali. Il suo successore, Ferdinando IV (1751-1825), ordinò la costruzione di un piccolo edificio destinato al ristoro durante le battute di caccia, nella parte occidentale del bosco, edificio poi abbandonato perché legato al ricordo della morte del principe Carlo Tito, di soli tre anni.
Dopo il tragico evento, l’attenzione del sovrano passò al casino degli Acquaviva ristrutturato sotto la direzione dell’architetto Francesco Collecini (1723-1804) e trasformato nell’attuale Real Casino del Belvedere.
A San Leucio Ferdinando IV impiantò una delle più prestigiose manifatture reali, specializzata nella produzione della seta. Per regolare la vita della comunità locale, nel 1789, promulgò “Le leggi pel Buon Governo della Popolazione di San Leuco”. Nacque così una colonia industriale di tessitori, autosufficiente e comunitaria, direttamente dipendente dal re e retta da uno statuto speciale. Un esperimento sociale, da molti considerato un esempio di socialismo utopico ante litteram, che assicurava agli abitanti della colonia lavoro, istruzione, assistenza sanitaria e sociale per orfani, vedove ed invalidi.
Il Casino del Belvedere è oggi sede del “Museo della seta”, dove è possibile visionare gli antichi telai restaurati e funzionanti, la cuculliera per il deposito e la preparazione dei bozzoli da seta e la filanda; a piano terra, i due grandi torcitoi, ricostruiti sugli antichi disegni esistenti. Di notevole interesse sono i Quartieri di San Ferdinando e San Carlo dove erano dislocati gli alloggi di quanti lavoravano presso la reale manifattura.
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INFORMAZIONI
- Indirizzo: Belvedere di San Leucio, San Leucio (CE)
- E-Mail: info@sanleucionline.it
- Trasporti: In treno: le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Benevento e Tufara Valle, distanti circa 10 Km.
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