Appartamento della Regina Maria Carolina
Caserta Palazzo Reale, Appartamento della Regina Maria Carolina
PUNTI DI INTERESSE
Le stanze dell’Appartamento settecentesco visitate di solito con maggiore curiosità sono sicuramente quelle che costituiscono il nucleo principale dell’Appartamento di Sua Maestà la Regina Maria Carolina. Si tratta di quattro piccoli ambienti decorati secondo il gusto “rocaille”.
Di grande effetto è la decorazione della Stanza da lavoro, con le pareti rivestite di raso giallo incorniciate da specchi prodotti presso la Real Fabbrica di Castellammare. Dalla volta di questa stanza pende un lampadario in bronzo dorato e legno, arricchito da piccoli pomodori che alludono alla fertilità della terra campana, l’antica Campania Felix, probabile opera di Gennaro Fiore (seconda metà del XVIII sec.) e dell’ottonaro Francesco Serio (XVIII sec.).
Nella seconda saletta, detta anche "Gabinetto degli Stucchi", le pareti sono rivestite da specchi arricchiti da festoni di fiori bianchi in stucco. L’arredo è composto da poltrone “à la duchesse”, intagliate da Gennaro Fiore, da un tavolo parietale e da consolles angolari di legno tinto bianco e oro con ripiano di marmo fior di persico.
Nella stanza, sospeso davanti al vano finestra, vi è un orologio costituito da una gabbia dorata con all’interno - in origine - un uccellino in pietre dure. Questo esemplare e l'altro, che si trova nella Stanza da lavoro di Maria Carolina (1752-1814), furono dono alla sorella, regina di Napoli, di Maria Antonietta (1755-1793) regina di Francia.
Dalla piccola sala degli Specchi si accede, tramite due porticine, al "Gabinetto per uso del Bagno" ed al "Gabinetto ad uso del Ristretto".
Di grande effetto è la decorazione della Stanza da lavoro, con le pareti rivestite di raso giallo incorniciate da specchi prodotti presso la Real Fabbrica di Castellammare. Dalla volta di questa stanza pende un lampadario in bronzo dorato e legno, arricchito da piccoli pomodori che alludono alla fertilità della terra campana, l’antica Campania Felix, probabile opera di Gennaro Fiore (seconda metà del XVIII sec.) e dell’ottonaro Francesco Serio (XVIII sec.).
Nella seconda saletta, detta anche "Gabinetto degli Stucchi", le pareti sono rivestite da specchi arricchiti da festoni di fiori bianchi in stucco. L’arredo è composto da poltrone “à la duchesse”, intagliate da Gennaro Fiore, da un tavolo parietale e da consolles angolari di legno tinto bianco e oro con ripiano di marmo fior di persico.
Nella stanza, sospeso davanti al vano finestra, vi è un orologio costituito da una gabbia dorata con all’interno - in origine - un uccellino in pietre dure. Questo esemplare e l'altro, che si trova nella Stanza da lavoro di Maria Carolina (1752-1814), furono dono alla sorella, regina di Napoli, di Maria Antonietta (1755-1793) regina di Francia.
Dalla piccola sala degli Specchi si accede, tramite due porticine, al "Gabinetto per uso del Bagno" ed al "Gabinetto ad uso del Ristretto".