Palermo, 1773 - Ivi, 1854
Valerio Villareale
Scultore siciliano di cultura neoclassica, completò la sua formazione a Napoli e poi a Roma dove ebbe modo di approfondire la lezione dello scultore Antonio Canova. Lavorò per la Corte murattiana e per quella borbonica portando a termine le decorazioni a rilievo delle sale di Marte e di Astrea. Tornato a Palermo, fu nominato professore di scultura presso la Regia Università e, nel 1830, eseguì i bassorilievi per la cappella di Santa Rosalia, nella chiesa-cattedrale della città. Si occupò anche degli scavi di Selinunte, lavorando con Saverio Cavallari alla ricostruzione del tempio di Castore e Polluce. Fra le sue opere si segnalano: la Baccante che danza ed Arianna addormentata, nella Galleria d’arte moderna di Palermo ed il monumento a Giuseppina Turrisi Colonna, poetessa siciliana, nella chiesa di San Domenico nella stessa città.