Trochiati, Avellino, 1661 ca. - Napoli, 1717
Tommaso Giaquinto
Formatosi alla bottega di Angelo Solimena, nel 1682 si trasferì a Napoli, dove fu discepolo di Luca Giordano. Dopo il trasferimento di Giordano in Spagna, l'artista avviò, ormai quarantenne, una cospicua produzione ispirata alla lezione del maestro, nella quale riuscì a coniugare il sentimento barocco con la chiarezza formale e compositiva di lezione solimenesca. Numerose sono le sue opere conservate a Sant'Agata dei Goti: nella Cattedrale, nella chiesa del Carmine, nella chiesa dell'Addolorata, nella chiesa di San Francesco, nel Duomo e persino nel Palazzo Ducale, dove l'artista dipinse l'unico soggetto profano, raffigurante Diana e Atteone (1710).