Piano del Cilento, 1662 - Napoli, 1728

Paolo De Matteis

Dopo un primo apprendistato nella bottega di Luca Giordano, De Matteis si trasferì a Roma dove frequentò lo studio di Gianmaria Morandi e strinse rapporti con il Marchese del Carpio, ambasciatore di Spagna a Roma.Quando quest’ultimo fu nominato  viceré di Napoli (1683), fece ritorno nella città partenopea e qui, riallacciati i contatti con Giordano, ricercò una sintesi tra la maniera del maestro e la cultura classicista di Carlo Maratta e Luigi Garzi, appresa a Roma. La Madonna col Bambino (1690), per la chiesa napoletana di S. Giovanni dei Fiorentini, apre la lunga serie di immagini devote realizzate dall’artista nel corso della sua carriera, tra cui: le tele del collegio imperiale di Madrid (chiostro di S. Isidoro), gli affreschi per il Gesù Nuovo e quelli della farmacia della Certosa di San Martino. Dal 1703 al 1705 si trasferì a Parigi, su invito del conte d’Estrées. Tra i suoi committenti più illustri si annoverano inoltre: il conte Daun, viceré austriaco a Napoli,  il principe Eugenio di Savoia e papa Benedetto XIII.