Napoli, 1700 - Caserta, 1773
Luigi Vanvitelli
Figlio del pittore olandese Gaspar Van Wittel, Luigi Vanvitelli fu uno dei massimi esponenti dell'architettura italiana del Settecento. Dopo iniziali esperienze pittoriche si dedicò all'architettura divenendo nel 1726 architetto della fabbrica di San Pietro. Nel 1750 fu chiamato a Napoli da Carlo di Borbone e qui lavorò intensamente fino alla morte. La sua opera più importante è il Palazzo Reale di Caserta, mirabile sintesi tra forme barocche e cultura neoclassica. Per Caserta Vanvitelli progettò anche un’altissima opera di ingegneria idraulica: l'Acquedotto Carolino con i Ponti della Valle, destinato a portare acqua al Parco e all’intero territorio. A Napoli, chiamato ad occuparsi di numerosi progetti da parte della committenza reale, nobiliare e religiosa, restaurò diversi palazzi patrizi e lo stesso Palazzo Reale (1753). Fra le sue opere di maggior impegno si annoverano: la Cavallerizza al ponte della Maddalena (1757), la chiesa dei Padri della Missione (1760), il Foro Carolino (1760-65), la chiesa della SS. Annunziata (1761) e la Villa Campolieto a Resina (1763)