Eboli, 1795 - Napoli, 1860
Gaetano Genovese
L'architetto salernitano, allievo di Antonio Niccolini, fu il maggiore esponente del gusto neoclassico napoletano. Dopo aver studiato architettura all'Istituto di Belle Arti, completò la sua formazione a Roma frequentando a proprie spese il pensionato artistico. Tornato a Napoli, nel 1824-25 fu nominato architetto della Real Casa e professore ordinario al Real Istituto di Belle Arti. La sua opera più impegnativa fu la risistemazione del Palazzo Reale di Napoli, per la quale impiegò un repertorio più ricco, ispirato ai dettami del primo stile impero. Negli anni '40 dell'Ottocento si occupò di importanti restauri nelle chiese di Santa Chiara, di Santa Maria di Monteverginella, di Donnaromita a Napoli e in diversi palazzi nobiliari: palazzo Satriano alla riviera di Chiaia, palazzo Corigliano di Sangro in piazza S. Domenico Maggiore; palazzo Orsini di Gravina; villa Pignatelli a Chiaia. Lavorò anche nel Palazzo Reale di Caserta, dove completò la sala del Trono e realizzò la sedia volante, una sorta di ascensore progettato su richiesta del re Ferdinando II di Borbone.