Modena, 1700 - Napoli, 1777

Antonio Joli

Dopo un inizio a Modena presso il bibienesco Raffaello Menia Rinaldi, nel 1720 si trasferisce a Roma entrando in contatto col Panini. Nel 1725 è di nuovo a Modena e nel 1740 a Venezia, dove conosce i modi del Canaletto e del Bellotto. Già nel 1744 aveva avviato anche una fortunata attività di scenografo, prima in Inghilterra - dove restò fino al 1749 - e subito dopo in Spagna (dal 1749 al 1754), dove fu chiamato a servizio della corte di Fernando VI e Barbara di Braganza. Tornato in Italia nel 1754, si trasferì nuovamente a Venezia, dove nel 1755 fu tra i fondatori dell’Accademia di pittura e scultura. Nel 1759 è documentato per la prima volta a Napoli, dove riprende varie fasi della partenza di Carlo di Borbone per la Spagna in una serie di tele più volte da lui stesso replicate e poi spedite presso le maggiori corti europee. A Napoli è registrato poi in pianta stabile (vi rimane fino al 1777, anno della sua morte) dal 1762 quando subentra  a Vincenzo Re  nell’incarico di scenografo del teatro San Carlo e organizzatore di feste di corte. Dal 1759 in avanti dipinge molte vedute di Napoli e dei suoi dintorni. Sue opere, con le vedute di varie città dove ebbe modo di soggiornare, ma sopratutto con l’indicazione quasi topografica  e comunque analiticamente descrittiva di vari aspetti del paesaggio urbano napoletano, si conservano presso numerose raccolte pubbliche e private italiane e straniere (Vienna, Londra, Madrid).